COS'E' IL PROGETTO "EMILIANE" E IN COSA CONSISTE

Gallo di "Emiliana". Foto di Andrea Mangoni.
Il "Progetto Emiliane" nasce dalla volontà di alcuni allevatori di provare a stabilizzare un particolare ceppo avicolo proveniente dall'Emilia Romagna e occasionalmente ancora presente nei pollai rurali della regione.

Gli animali oggetto del Progetto di Selezione sono un ceppo di polli dotato di caratteristiche per molti versi omogenee e stabili. Gli animali apparentemente sembrano esser frutto di un incrocio stabilizzato tra Cornish e polli mediterranei locali; del primo hanno la forma e complessione fisica larga e possente, con il petto largo e la caratteristica coda; dei secondi tutta una serie di altre caratteristiche somatiche.

Si tratta di polli a cresta semplice, orecchioni bianco-giallastri fortemente venati di rosso, tarsi gialli nudi e robusti, petto largo e arrotondato, ottimi produttori di carne fine e saporita. Nonostante le piccole dimensioni infatti possono raggiungere pesi abbastanza notevoli: da 1,4 a 2 Kg le galline, da 2,3 a 2,8 Kg i galli. Il portamento è fiero e spesso quasi verticale, la coda è caratterizzata da falciformi sottili e poco arcuate. 
Le femmine producono un numero abbastanza limitato di uova (120-150 all'anno) dal guscio biancastro - roseo; l'istinto alla cova è presente ma non troppo sviluppato.
Apparentemente sembra non si sia mai stato fatto alcuno sforzo per fissare una colorazione. Le livree più diffuse sono apparentemente la Collo Argento, la Columbia (bianco e rosso), la Mottled, la Multiorlata e combinazioni di tutte queste.  

Non esistono note bibliografiche su tali animali, solo le testimonianze degli allevatori che più volte hanno visto capi con simili caratteristiche nelle aziende agricole della zona. La testimonianza più antica e contestualizzata è quella dell'allevatore padovano Bruno Rossetto, che tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli anni '80 del secolo scorso acquistò un piccolo gruppo di questi animali provenienti da un mercato di Reggio Emilia, e ne continuò l'allevamento fino ad oltre il 2007. Proprio da lui viene la denominazione di "Emiliane", attualmente provvisoria, che ora caratterizza questi animali.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

Pulcini di "Emiliana". Foto di Andrea Mangoni.
Il Progetto "Emiliane" mira a cercare di uniformare il più possibile questo ceppo, allo scopo di fissarne le principali colorazioni e migliorare la qualità delle altre caratteristiche somatiche. Esso mira altresì a cercare di far piena luce sulle potenzialità produttive di questi animali per determinare le loro principali caratteristiche. Si cercherà quindi di reperire un gruppo di riproduttori da dividere tra gli avicoltori che mostreranno di volersi cimentare nella selezione di questo ceppo avicolo.

Oltre ai gruppi di animali in selezione, ciascuno dei quali ospitato da un allevatore aderente al progetto, si istituiranno possibilmente almeno altri due gruppi miranti non tanto a far selezione ma pura conservazione, ovverosia gruppi in cui le caratteristiche di colorazione verranno volutamente mantenute in stato di eterozigosi allo scopo di mantenere un più alto grado di variabilità genetica. Questo dovrebbe garantire la presenza di due potenziali serbatoi di materiale genetico cui attingere nel corso dei futuri anni di selezione per le operazioni di rinsanguoi dei gruppi di riproduttori. 

Le differenti linee parentali ottenute nel primo anno di selezione, che vuole servire soprattutto a massimizzare il numero di futuri riproduttori, saranno riprodotte per alcuni anni in stretta consanguineità allo scopo di far emergere eventuali caratteri recessivi indesiderati e soprattutto di ottenere linee genetiche da poter in seguito reincrociare con successo per minimizzare gli effetti della consanguineità.

Il Programma di Selezione attualmente prevede, per i primi tre anni:

  • Obiettivo del primo anno di selezione: moltiplicazione numerica dei riproduttori allo scopo di dare a ciascun allevatore due galli ed un nucleo di almeno 10 galline con cui lavorare. Eventualmente sarebbe interessante proporre a ciascun  allevatore l'obiettivo di lavorare alla selezione di una sola colorazione. La selezione del primo anno avrà appunto lo scopo di aumentare il numero di capi esistenti e di mantenere in riproduzione solo capi di taglia e forma adeguata. 
  • Obiettivo del secondo anno di selezione: mantenimento e miglioramento della taglia, inizio di selezione per colorazione. 
  • Obiettivo del terzo anno di selezione: mantenimento della taglia, affinamento del lavoro di selezione del colore, inizio del lavoro di selezione sulla forma della cresta.
Il Progetto "Emiliane" verrà coordinato da Andrea Mangoni,  Dottore in Scienze Biologiche, che si occuperà delle ricerche storiche-iconografiche, della selezione dei riproduttori, della redazione dei piani di accoppiamento e della gestione delle differenti linee di sangue e dei relativi incroci. Egli  è già impegnato in diversi progetti attinenti l'avicoltura, come ad esempio il recupero della razza Boffa, la ricostituzione numerica del ceppo di Gallina Polverara di Bruno Rossetto, la consulenza nella selezione e nel programma genetico di ricostituzione della Gigante Padovana realizzata da Mario Venturi


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Galline "Emiliane". Foto di Andrea Mangoni.